Museo Ferroviario di Pietrarsa: La storia in un fumetto. I testi sono dello sceneggiatore ed editor Elia Munaò, le illustrazioni del fumettista Elia Mazzantini. Il volume è stato realizzato quindi grazie alla collaborazione tra la casa editrice fiorentina specializzata in graphic novel Kleiner Flug, IdeaMuseo e la Fondazione FS Italiane (società del Gruppo FS).
La storia narra di Giuseppe Coppola che il giorno 7 ottobre 1989 accompagna suo nipote Antonino a visitare il Museo appena inaugurato. Il nonno porterà il piccolo nei luoghi dove sorgevano le gloriose Officine Grandi Riparazioni, dove l’anziano lavorò da giovane come addetto alla manutenzione delle locomotive a vapore delle Ferrovie dello Stato.
Lo scenario del fumetto è caratterizzato dai padiglioni e dagli ambienti del Museo, il tutto si svolge tra i Comuni di Napoli e Portici, mentre i racconti ripercorrono quasi due secoli di storia d’Italia.

La nascita del Museo Ferroviario di Pietrarsa
Il Museo Ferroviario occupa oggi lo spazio che era proprio delle Officine borboniche ed è in questo specifico e meraviglioso luogo che è nata la storia delle ferrovie italiane.
La prima strada ferrata d’Italia venne infatti inaugurata, sotto il Regno delle Due Sicilie, il 3 ottobre del lontano 1839. Questa aveva una lunghezza complessiva di 7.411 metri e collegava Napoli a Portici.
Possiamo vedere, o meglio immaginare, la strada ferrata, progenitrice delle nostre ferrovie, rappresentata sulla stessa linea dove oggi corrono i treni della Napoli-Salerno. La linea Napoli-Salerno si trova dislocata accanto al Museo.
Il tragitto all’epoca (1839) fu percorso in 11 minuti da due convogli progettati dall’ingegnere Armand Bayard de la Vingtrie, su prototipo dell’inglese George Stephenson.
La storia ci racconta che nel 1840 fu emanato il Decreto Reale che sanciva l’acquisto di una prima parte di terreno, destinata poi alla struttura di Pietrarsa.

La sede
La sede espositiva, sita tra Napoli e Portici, si estende su un’area di 36.000 metri quadrati.
Pietrarsa è disposta tra il mare ed il Vesuvio, chi avrà l’onore di visitarla potrà inoltre ammirare la spettacolare vista sull’isola di Capri ed il Golfo di Napoli, osservando allo stesso tempo l’anfiteatro all’aperto ed il giardino botanico.
All’interno del Museo troviamo una collezione di oltre 55 treni storici, questi rotabili sono posizionati negli antichi padiglioni dell’opificio borbonico. Le strutture antiche nell’ottocento ospitavano le lavorazioni del ciclo produttivo delle ferrovie.
E’possibile anche un Viaggio Virtuale in realtà aumentata, che mostrerà al pubblico la Bayard, in assoluto la prima locomotiva d’Italia, nonché la nascita e il funzionamento della prima linea ferroviaria italiana, come già detto: la Napoli-Portici.
Il Museo Ferroviario di Pietrarsa, con una capienza di 2500 persone in 7 sale, oltre a proporsi come polo culturale, è anche un vero e proprio Centro Congressi, definito tra i più grandi e importanti centri congressi del Mezzogiorno.

Dove acquistare il libro a fumetti
“Pietrarsa, un sito testimone dell’evolversi delle ferrovie nazionali. La storia attraversa chilometri e chilometri di rotaie, fino ad oggi: Un nonno accompagna il nipotino in questo nostalgico viaggio, tra i turisti di oggi, nella stazione di ieri”, scrive la Kleiner Flug.
“Personaggi immaginari e aneddoti curiosi. Un tuffo nel passato e nella storia del Paese e delle ferrovie italiane in quattro episodi sospesi tra realtà e fantasia”, sono alcune delle parole delle Ferrovie dello Stato Italiane.
Il libro si può acquistare, a partire dal 28 settembre, al bookshop ufficiale del Museo Ferroviario.

© RIPRODUZIONE RISERVATA