Mons. Francesco Alfano: “Rivolgo un appello, con tutto l’amore che ho”

L'Arcivescovo dell'Arcidiocesi Sorrento-Castellamare di Stabia: "Uniamoci, prima che sia troppo tardi. Cerchiamo di capire, senza giudicare; di sostenere e non di additare"

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“Rivolgo un appello, con tutto l’amore che ho, alla comunità e alle istituzioni. La scuola, la politica, la Chiesa. Uniamoci, prima che sia troppo tardi. Cerchiamo di capire, senza giudicare; di sostenere e non di additare”, parole, quelle del Mons. Francesco Alfano, che tuonano fortissime nel cuore di chi ha bene a mente cosa significhi la sofferenza, di chi l’ha vissuta in prima persona o indirettamente. Mons. Francesco Alfano, Arcivescovo dell’Arcidiocesi Sorrento-Castellamare di Stabia, il 6 settembre ha scritto una lettera, prodotta in seguito ai fatti recenti che hanno scosso la comunità gragnanese, intitolata così: “Lettera a tutto il popolo di Dio della diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia“.

Nel frattempo il sindaco di Gragnano Nello D’Auria, che aveva già precedentemente proclamato il lutto cittadino in concomitanza con la celebrazione dei funerali ancora da definirsi, in segno di cordoglio per la prematura e tragica scomparsa del giovane Alessandro, rilascia un messaggio dai suoi canali ufficiali: “Domani si terranno i funerali di Alessandro. Sarà lutto cittadino e ogni attività sarà sospesa dalle 10 alle 14 del 7 settembre 2022″.

Ricordiamo che nella Città di Gragnano un ragazzino giovedì scorso è precipitato dal quarto piano della sua abitazione. Dapprima si pensava che si fosse sporto per sistemare il cavo dell’antenna della televisione, che avesse perso quindi l’equilibrio cadendo poi al suolo. Successivamente sono arrivate le notizie relative alle indagini della procura di Torre Annunziata per istigazione al suicidio.

La lettera del Mons. Francesco Alfano

A tutto il popolo di Dio
della diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia

Carissimi,

ho sentito forte in queste ore, l’esigenza di comunicare con voi tutti, il mio cuore è abitato da sentimenti combattuti e contrastanti.

Abbiamo assistito ancora una volta ad una tragedia che continua a lasciarci senza parole: siamo tutti sconvolti, emotivamente e moralmente. La morte di un ragazzo, che si stava appena affacciando alla vita, è sempre innaturale, crudele e insensata. Quando ad essa sono legati moventi dettati dalla violenza verbale e psicologica da parte di altri adolescenti e giovanissimi, gli stessi che dovrebbero condividere la bellezza della stagione dei sogni, ci rendiamo conto che l’allarme è suonato e non possiamo far finta di nulla.

Quale è la nostra responsabilità? Nessuno può lavarsi le mani. Occorre mettersi in ascolto gli uni degli altri, facendoci, al tempo stesso, promotori di azioni concrete e compagni di viaggio delle nuove generazioni: si affacciano in un mondo che non hanno ancora conosciuto e che troppo presto si mostra insidioso e pericoloso, addirittura mortale. Rivolgo un appello, con tutto l’amore che ho, alla comunità e alle istituzioni. La scuola, la politica, la Chiesa. Uniamoci, prima che sia troppo tardi. Cerchiamo di capire, senza giudicare; di sostenere e non di additare. Siamo chiamati a praticare un’educazione sentimentale che offra ai giovani nuovi modelli e percorsi formativi capaci di sradicare pregiudizi e stereotipi di genere, non con l’atteggiamento del maestro, ma con la vicinanza del fratello maggiore. Nei luoghi di incontro e di aggregazione, siano dunque previste figure professionali specializzate nella relazione con l’altro, capaci di mediare, accompagnare ed intuire.

A Dio, come figli che non perdono la speranza anche nel momento della prova, affidiamo l’anima chi ci ha preceduto nell’incontro con Lui: il suo infinto amore di Padre faccia sentire quel calore dell’abbraccio, che sulla terra si è spento troppo in fretta.

Vico Equense
06-09-2022

+ don Franco
Vostro fratello Vescovo

Comunicato Arcidiocesi Sorrento-Castellammare di Stabia

Foto di copertina raccolta dal video di Settimana Santa Penisola Sorrentina 

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