Il presidente Mario Draghi ha reso le comunicazioni alla Camera dei Deputati in vista della riunione del Consiglio europeo del 24 e 25 marzo e al termine della discussione generale ha tenuto la replica.
Nel pomeriggio ha reso le comunicazioni al Senato della Repubblica ed in seguito ha tenuto la replica.
Una breve parte dell’introduzione del Premier
“Il Consiglio europeo del 24 e del 25 marzo si aprirà con l’incontro con il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Sarà preceduto da un Vertice Nato straordinario e da un Vertice G7, che si terranno sempre a Bruxelles.
In queste sedi, la comunità euroatlantica intende ribadire la sua unità e determinazione nel sostegno all’Ucraina. Un impegno comune per tutelare la pace, la sicurezza, la democrazia – che l’Italia ha riaffermato ieri in quest’aula alla presenza del Presidente Zelensky.
Il Consiglio europeo avviene a un mese esatto dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, cominciata il 24 febbraio. Da allora, secondo l’Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani, sono state registrate 2.510 vittime civili – con 953 persone uccise, tra cui 78 bambini, e oltre 1.500 feriti. Sono purtroppo numeri provvisori, che sottostimano fortemente i morti e i feriti, e che continuano a crescere.
Davanti agli orrori della guerra, l’Italia lavora con determinazione, insieme a tutta la comunità internazionale, per la cessazione delle ostilità. Siamo impegnati, insieme ai nostri partner europei, per realizzare delle tregue umanitarie localizzate per organizzare evacuazioni e portare beni di prima necessità.
La nostra volontà di pace si scontra però con quella del Presidente Putin, che non mostra interesse ad arrivare a una tregua che permetta ai negoziati di procedere con successo.
Il suo disegno appare piuttosto quello di guadagnare terreno dal punto di vista militare, anche ricorrendo a bombardamenti a tappeto come quelli a cui assistiamo a Mariupol.
Per questo, la comunità internazionale ha adottato sanzioni sempre più dure nei confronti della Russia. Lo sforzo diplomatico potrà avere successo solo quando lo vorrà realmente anche Mosca.
Non dobbiamo però commettere l’errore di avallare una contrapposizione tra Occidente e Russia e alimentare così uno scontro di civiltà“.
Il testo delle comunicazioni alla Camera dei Deputati
Il testo della replica alla Camera dei Deputati
Il testo delle comunicazioni al Senato della Repubblica
Il testo della replica al Senato della Repubblica